Le obbligazioni di Italia e Spagna crollano e il rendimento del bund tedesco cala al minimo di sette mesi, il contagio della crisi del debito minaccia di espandersi alle economie maggiori e asseconda la domanda di valori a basso rischio.
Il cosiddetto spread, la differenza di rendimento che gli investitori chiedono per detenere obbligazioni italiane, spagnole e portoghesi invece di quelle tedesche raggiunge il livello record dalla creazione della zona euro.
La Banca centrale europea sta cercando di raddoppiare il fondo da 1.500 miliardi di euro per coprire la crisi italiana, secondo quanto scritto da Die Welt ieri, il quotidiano tedesco cita come fonte alcuni componenti del consiglio direttivo della Bce. I politici europei sono pronti a accettare un'insolvenza della Grecia su alcune obbligazioni, secondo quanto scritto dal Financial Times ieri.
Il rendimento del decennale italiano aumenta per il sesto giorno consecutivo, sale di 12 punti base al 5,39 percento nella mattinata europea, era salito di 21 punti base l'8 di luglio. Il differenziale con il bund tedesco si allarga a 268 punti base. Il rendimento del decennale spagnolo sale di 13 punti base al 5,81 percento e spinge il differenziale con il debito tedesco a 307 punti base. Il rendimento del decennale portoghese sale di 50 punti base al 13,42 percento mandando il differenziale a 1.065 punti base.
Il rendimento del bund decennale cala al 2,77 percento, il minimo dall'inizio dello scorso dicembre, gli investitori si dirigono verso gli attivi a più sicuri.
I Credit-default swaps che proteggono le obbligazioni italiane salgono di 28,5 punti base fino al massimo storico di 279,5, i contratti sulla Grecia salgono di 102 punti base a 2.275, Irlanda aumenta di 52 punti base a 972 e Portogallo di 40 punti base a 1.080, secondo i prezzi mostrati da CMA.
Il mercato azionario europeo é in ribasso per il secondo giorno, l'indice FTSE MIB é al sesto giorno consecutivo di perdita.
L'Italia é il più grande mercato obbligazionario della zona euro con 1.800 miliardi di euro di debito in scadenza al 31 dicembre scorso, il mercato tedesco ha 1.100 miliardi di euro in scadenza al 31 marzo.
Pure il blog! Non ci facciamo mancare nulla ... Bravissimo Luciano, sempre molto apprezzabili le tue iniziative.
RispondiEliminaMi pare di capire che Germania e Francia non sembrano poi così distaccate, con buona pace di tutti i millenaristi ...
Invece di prefigurare scenari apocalittici, dominati da euro pesanti e leggeri, terze guerre mondiali, dominio cinese o altro, chi vuole scommettere sul sicuro, punti tutto sull'ennesimo aumento del carico fiscale. La cosa più difficile è trovare un allibratore tanto pazzo da accettare una simile giocata ...